Marketplace o shop proprietario: come capire qual è la scelta giusta per te

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Stai pensando di iniziare a vendere la tua arte online, oppure hai già mosso i primi passi su un marketplace. Ma a un certo punto ti trovi davanti a una domanda inevitabile: “Ha senso continuare lì… o è arrivato il momento di aprire uno shop tutto mio?

È un dubbio legittimo, perché la piattaforma su cui scegli di vendere influenzerà non solo cosa proponi, ma anche come ti racconti, quale tipo di clienti attrai e quanto controllo hai sul tuo lavoro.

In questo articolo facciamo chiarezza sulle differenze tra un marketplace e uno shop proprietario, analizzando vantaggi, limiti, costi e facilità di gestione di una scelta rispetto all’altra.

Marketplace e shop proprietario: qual è la differenza?

Quando si parla di vendere online, le opzioni principali sono due: affidarsi a un marketplace (come Creative Market o Redbubble, per intenderci) oppure aprire un e-commerce personale, ovvero una sezione del tuo sito dove i tuoi clienti acquistano direttamente da te.

La differenza sostanziale è che un marketplace è una piattaforma dove più venditori offrono i propri prodotti. Tu carichi i tuoi articoli, ma condividi lo spazio (e l’attenzione dei clienti) con migliaia di altri creativi. La piattaforma si occupa della struttura tecnica, del traffico, delle transazioni eccetera, ma impone regole precise e trattiene delle commissioni su ogni vendita.

Uno shop proprietario, invece, è un sito tutto tuo dove vendi direttamente ai tuoi clienti. Può essere costruito con strumenti come Shopify o WooCommerce, e ti permette di personalizzare completamente l’aspetto, la comunicazione e l’esperienza d’acquisto.

È un po’ come la differenza tra i social media – dove segui le regole di qualcun altro – e il tuo sito personale, dove decidi tu cosa mostrare, come presentarti e che esperienza offrire a chi ti visita.

Quando conviene vendere su un marketplace

Vendere i propri prodotti su un marketplace conviene soprattutto se sei agli inizi e vuoi testare l’interesse per ciò che crei senza dover affrontare la complessità di costruire un sito con uno shop integrato. È un modo rapido per mettersi in gioco, sfruttare la visibilità di piattaforme consolidate e iniziare a fare esperienza con clienti reali. Ti ritrovi in uno spazio già conosciuto e frequentato, dove puoi cominciare a vendere anche senza nessuna competenza tecnica. La community esiste già, e la struttura è pronta: tu devi solo inserire i tuoi prodotti.

Il risvolto della medaglia però è che, un po’ come accade sui social, il marketplace detta le regole: dalle commissioni sulle vendite, alle politiche sui rimborsi, fino alle limitazioni sulla personalizzazione della tua vetrina. Inoltre, non hai accesso diretto ai contatti dei clienti, il che rende impossibile costruire una relazione con i tuoi clienti, e tanto meno una mailing list.

Quando, invece, ha senso aprire uno shop tutto tuo

Avere un negozio online di tua proprietà significa avere uno spazio che ti rappresenta davvero, con il tuo logo, la tua palette colori, il tuo stile e il tuo tono di voce. Non sei uno tra tanti, ma hai il pieno controllo di costruire un ambiente che rispecchia la tua identità artistica.

Richiede un po’ più di impegno soprattutto all’inizio, ma una volta fatta la prima impostazione è uno spazio che controlli al 100%.

Uno shop personale ti permette di fare scelte su misura: puoi adattarne l’aspetto al tuo personal brand, decidere liberamente prezzi e sconti, raccogliere i contatti dei clienti per costruire un rapporto diretto e promuoverti in modo autonomo tramite la tua newsletter.

Non c’è un momento giusto per aprire uno shop tutto tuo, e a dire il vero non è nemmeno obbligatorio farlo. Ecco in quali casi può avere senso farlo:

  • ti sei stancato delle commissioni dei marketplace, che si mangiano il 30-40% dei tuoi guadagni
  • vendere prodotti (fisici o digitali) è diventato una parte significativa della tua attività
    vuoi costruire una presenza online più autonoma
  • desideri creare un’esperienza d’acquisto più personalizzata
  • vuoi raccogliere i contatti dei tuoi clienti per costruire una relazione diretta

Aprire o meno il tuo negozio online è una decisione che solo tu puoi prendere, e che può nascere da esigenze pratiche, da una visione di lungo periodo, o semplicemente da un desiderio di maggiore libertà.

Se l’idea di aprire un e-commerce ti spaventa un po’ perché pensi di non avere abbastanza competenze tecniche, sappi che ci sono piattaforme che rendono tutto molto più semplice. Shopify è la piattaforma che ho scelto per il mio shop. Se vuoi provarla, puoi usare il mio link affiliato. Non ti costa nulla in più, ma mi aiuta a continuare a creare contenuti utili per chi vuole vivere di illustrazione.

Puoi anche scaricare questa checklist in formato Google Doc, che sintetizza gli step fondamentali per avviare il tuo shop, senza troppi tecnicismi.

Tempi, costi e impegno a confronto

Anche sul piano organizzativo, ci sono differenze pratiche da valutare bene.

Con un marketplace, l’avvio è rapido e i costi iniziali sono quasi nulli. Paghi però commissioni su ogni vendita, e se vuoi maggiore visibilità puoi ritrovarti a investire in strumenti promozionali della piattaforma. Il tempo richiesto per la gestione è minimo: carichi i tuoi prodotti, segui gli ordini e poco più. Ma proprio per questo hai meno margine di azione.

Con uno negozio online proprietario, l’impegno iniziale è maggiore: devi scegliere i template, raccontare qualcosa di te e i tuoi prodotti, curare le immagini, personalizzare la grafica. Ma poi sei tu a decidere tutto, compresi i costi. Hai delle spese fisse prevedibili (abbonamento, dominio, eventuali plugin), ma nessuna commissione sulle vendite. E puoi impostare processi che, una volta avviati, ti semplificano il lavoro nel tempo.

Insomma: il marketplace ti fa partire prima, ma uno shop personale ti dà spazio per crescere a modo tuo.

La mia esperienza personale con lo shop

Circa un anno dopo aver aperto il mio shop su Creative Market, ho sentito il bisogno di sperimentare uno spazio più mio, in cui avere il controllo completo su come presentare i miei prodotti. Se da un lato ero contenta dell’ampia esposizione che la piattaforma mi aveva offerto, dall’altro, le commissioni trattenute iniziavano a pesarmi. È a quel punto che ho deciso di aprire uno shop con Shopify.

Non ho mai pensato allo shop come a un’alternativa ai marketplace, ma piuttosto come a un canale complementare.

I marketplace mi permettono di raggiungere un pubblico internazionale che, da sola, sarebbe difficile intercettare. Invece il mio shop è nato con un’intenzione diversa, ovvero creare un punto d’incontro con la mia community italiana, dove il mio personal brand potesse emergere sia nei contenuti che nell’esperienza d’acquisto.

Nello shop sono libera di fare le promozioni che voglio in qualsiasi momento dell’anno, attraverso la newsletter e i canali social, senza dipendere dalle iniziative promozionali decise da qualcun altro.

Inoltre, anche se le vendite dello shop rappresentano una parte piccola del mio fatturato, spesso sono il punto di partenza di una relazione più duratura: chi acquista un prodotto può decidere di restare in contatto con me e, nel tempo, interessarsi ad altri servizi o corsi che offro.

Insomma, nel mio caso, il negozio online è un tassello all’interno di un ecosistema più ampio.
Ecco perché dico che non c’è un momento giusto o sbagliato per aprire un e-commerce nel tuo sito. La cosa importante è scegliere in base a ciò che serve a te, in base alla fase in cui ti trovi nel tuo percorso e agli obiettivi che ti sei dato in questo momento.

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Ciao, piacere di conoscerti!

Mi chiamo Silvia Bettini e sono un’illustratrice professionista: metto a disposizione le mie competenze artistiche per tirar fuori il tuo talento creativo, migliorare il tuo stile, trasformare la tua passione per il disegno in un vero e proprio mestiere.

Commenti

2 risposte

  1. Ciao,
    tanti parlano di canva per vendere le proprie grafiche.
    Io non ho ancora capito se è per tutti o se ti devono selezionare loro e quindi non è automatico lavorare con Canva.
    Potresti chiarirmi questo?
    Grazie mille. Silvia

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