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Schizzi preparatori: meglio usare Procreate o la matita?

Indice dell'articolo

Quando si parla di disegno preparatorio, ogni persona ha le sue abitudini.
C’è chi non potrebbe mai rinunciare a creare il primo bozzetto su carta, magari utilizzando sempre lo stesso tipo di matita.
C’è chi, invece, preferisce il digitale perché permette di aggirare il blocco da pagina bianca, eliminando ogni errore con il tocco di due dita.

Nell’arte non c’è un modo di procedere che sia giusto o sbagliato per chiunque. In questo articolo non ti parlerò di tecniche o strumenti, ma ti darò la mia opinione personale come illustratrice.

Ti racconterò di come lavoro quando preparo uno schizzo e di quale sia il mio processo creativo, così che tu possa sperimentare e trovare il metodo che si adatta meglio a te.

Il disegno preparatorio va fatto a mano o in digitale?

Quando lavoro a un nuovo progetto, seguo una scaletta precisa:

  • creo un bozzetto grezzo, di solito a matita;
  • lavoro al bozzetto definitivo, più dettagliato, con Procreate;
  • studio i colori e definisco la palette con Procreate;
  • coloro il disegno in digitale.

Quello del disegno preparatorio è il momento in cui trasferiamo le nostre idee sul foglio – o su pixel. L’idea, che prima era solo un progetto nella nostra testa, prende forma.

 

 

Per me, questo passaggio avviene necessariamente su carta: lo trovo affascinante, e inoltre mi regala una maggiore sensazione di creatività.
I miei pensieri scorrono meglio, le idee sono più chiare e mi sento immersa in quello che gli inglesi chiamano “flow”.

In questa fase, proprio per non bloccare in nessun modo il fluire di idee, cerco di usare la gomma il meno possibile e, talvolta, di non usarla affatto: non voglio intralciare l’immaginazione pensando in modo razionale agli errori da correggere.
Quello è un passaggio necessario, certo, ma successivo.

Forse, ora ti starai chiedendo: “E quindi con gli errori come fai?” Facile: li lascio lì.

Cerco di rimuovere dal mio cervello la convinzione che un errore vada eliminato all’istante: per questo lavoro prima su carta, per abituarmi alla sua presenza e, anzi, ad accoglierlo nel mio processo creativo.
Infatti, abbozzare il primo sketch a mano è più impegnativo e sfidante, e mi obbliga a sbagliare. È impossibile che ogni tratto sia perfetto al primo tentativo.

Gli errori, poverini, vengono sempre demonizzati: sbagliare è sbagliato. Eppure, è proprio grazie a loro che possiamo esplorare nuovi orizzonti, unire idee e trovare soluzioni innovative.
Dopotutto, se anche la tarte tatin è nata da uno sbaglio, chi siamo noi per privarci della meravigliosa potenzialità dell’imprecisione?

Alcune delle mie illustrazioni più interessanti, e sono sicura che non sia capitato solo a me, derivano da un disegno preparatorio imperfetto. Sbagliare ci permette di uscire dai binari della razionalità e di ciò che è “giusto”, per lasciare libero il nostro pensiero laterale e trovare soluzioni inaspettate e originali.

Come ti dicevo, però, questo è solo il mio metodo, che ho affinato nel corso del tempo e con cui mi trovo bene.

Se per te l’idea di una riga storta o troppo marcata è così intollerabile da rovinarti il piacere del disegno, o il pensiero di non poter cancellare ti blocca davanti al foglio bianco, asseconda il tuo sentire: usa un programma per illustrare in digitale, come Procreate, che ti permette di passare in un secondo dalla matita alla gomma.

 

 

Il processo di cancellatura è indubbiamente più pratico in digitale, almeno in teoria.
Quando disegno su Procreate, per cancellare basta un tocco con due dita: un gesto così semplice che la tentazione di eliminare subito un errore sarebbe irresistibile.

Su carta, invece, il procedimento è un po’ più laborioso: la gomma va sfregata sul foglio, con la giusta pressione per non strapparlo, e lascerà qualche traccia. È più materica, la sua presenza è tangibile.
Ammetto che sono affezionata a questa gestualità: mi ricorda la componente artigianale dell’illustrazione e, in un certo senso, trovo più onesto vedere un segno del passaggio dell’artista.

Per di più, se possiamo ripulire ogni tratto e comportarci come se non fosse mai esistito, è più difficile immergerci nel processo di ideazione, e questo rischia di farci cadere nel perfezionismo.
Conosco bene questa sensazione e, se sei come me, il mio suggerimento è quello di affidarti alla carta: abbraccia e recupera l’imperfezione del tratto, perché la tua immaginazione e la tua arte ne trarranno solo vantaggi.

Una volta che il bozzetto a matita mi soddisfa, mi sposto su Procreate e ricreo lo schizzo definitivo in app, per essere più veloce e precisa.

Colorazione tradizionale VS digitale: cosa cambia?

Una volta finalizzato lo sketch, è il momento della colorazione, che ormai per me si svolge interamente su Procreate. Trovo sia una fase molto rilassante, quasi meditativa.

Una volta scelta la palette adatta, colorare in digitale è molto pratico: grazie alla rapidità dei comandi, posso attingere a moltissimi pennelli Procreate diversi, non rischio di sporcare troppi fogli – a volte molto costosi! – e posso sbizzarrirmi con le tecniche più diverse, anche se fisicamente non ho con me acquerelli, gouache o pastelli.

(Potrebbe interessarti anche: Come creare palette di colori omogenee)

Oltre a essere più veloce, la colorazione su Procreate mi permette anche di apportare le modifiche necessarie in un secondo: un tocco con la punta della Apple Pencil è tutto ciò che serve per trasformare un rosso carminio in un color corallo, per cambiare lo sfondo o per far spiccare un po’ di più un dettaglio particolare.

Insomma, è perfetto sia per gli aggiustamenti dell’ultimo minuto richiesti dai committenti, sia per proporre la stessa opera in versioni diverse.
Senza contare la praticità in viaggio: posso lavorare anche in treno o al bar, mentre sarebbe molto più difficile (e potenzialmente rischioso) farlo con una palette di acquerelli!

Scegliere carta o digitale per il bozzetto e la colorazione?

Come hai potuto vedere, il mio metodo di lavoro oscilla tra tradizionale e digitale: nessuno dei due prevale sull’altro, ma adatto gli strumenti alle mie esigenze, e ti consiglio di fare lo stesso.
Come ti ho anticipato all’inizio, questo articolo vuole darti spunti e suggerimenti da testare con curiosità, basati sulla mia esperienza personale.

Quindi, è meglio creare un bozzetto in tradizionale o in digitale? Come sempre, la risposta è… dipende!
Ho creato più di una volta dei bozzetti direttamente in digitale? Certo, come mi sono spesso rilassata colorando con matite e colori.
Non potrò mai sottolinearlo abbastanza: ogni artista deve trovare il suo metodo, e gli strumenti possono coesistere a seconda delle nostre preferenze.

Soprattutto se sei agli inizi nel mondo del disegno, però, il mio suggerimento è di imparare prima tutte le fasi del lavoro con tecniche tradizionali, per allenare bene la mano e l’occhio.

E poi, non mi perderei per niente al mondo la gioia di sperimentare per la prima volta con pastelli, colori a olio, gouache, tempere e matite colorate! Ogni materiale ha una resa particolare, ti capiterà di innamorarti di alcune tecniche e di apprenderne altre con un po’ più di difficoltà – ma, come ti dicevo qualche riga più su, anche gli errori fanno crescere.

Lo stesso vale se padroneggi già bene l’arte dell’illustrazione, ma ti dedichi principalmente a quella digitale: ogni tanto, lascia riposare il tablet e concediti di tornare allo sketchbook.
Respira il profumo della carta, osserva come la matita si imprime sul foglio, rivivi la gioia che provavi alle elementari quando miscelavi i colori per creare tinte sorprendenti.

Sono emozioni che un’app, per quanto evoluta, non potrà mai regalarti, e ti suggerisco con tutto il cuore di non perderle.

E se vuoi iniziare a disegnare ma la pagina bianca ti frena, non preoccuparti: ho creato il mini-corso Addio blocco creativo, per darti gli strumenti necessari per superare i periodi di stanchezza creativa attraverso alcuni semplici esercizi.

Ti senti in un periodo di blocco? Iscriviti al minicorso gratuito Addio Blocco Creativo. In 3 video lezioni da 20 minuti scoprirai come usare il tuo sketchbook per  liberare la creatività e riprendere il flusso artistico.

Ciao, piacere di conoscerti!

Mi chiamo Silvia Bettini e sono un’illustratrice professionista: metto a disposizione le mie competenze artistiche per tirar fuori il tuo talento creativo, migliorare il tuo stile, trasformare la tua passione per il disegno in un vero e proprio mestiere.

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