Partita iva illustratore freelance: guida completa

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Una delle domande che più spesso in assoluto mi viene rivolta è questa: ma per fare l’illustratore o l’illustratrice occorre davvero avere la partita IVA o ci sono altri modi?

Non te lo nego: se vuoi lavorare in questo campo è una domanda che prima o poi dovrai farti e no, non c’è una risposta univoca, puoi solo cercare di capire la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Per questo ho preparato questa guida completa, per aiutarti a fare chiarezza e darti spunti utili quando arriverà il momento di prendere questa decisione.

Quando è obbligatorio aprire la Partita IVA?

Una delle prime cose da capire è quando davvero è necessario aprire la Partita IVA. La differenza principale tra prestazione occasionale e Partita IVA è tra chi lavora in modo sporadico e chi invece svolge l’attività in maniera continuativa e organizzata.

Se hai appena iniziato e per il momento ti limiti a fare qualche lavoro ogni tanto, potresti rientrare nella cosiddetta prestazione occasionale. In questo caso non l’obbligo di aprire una Partita IVA, ma ci sono delle regole ben precise da seguire:

  • Il lavoro deve essere realmente sporadico, cioè non svolto con regolarità. Ad esempio, creare un’illustrazione per clienti diversi una volta ogni tanto può rientrare in questa categoria, mentre realizzare più progetti per lo stesso cliente non può essere considerato occasionale.
  • Devi comunque rilasciare una ricevuta per ogni lavoro, indicando che si tratta di una prestazione occasionale e specificando il 20% di ritenuta d’acconto (che il cliente trattiene e versa per te).

 

Ci sono situazioni in cui la prestazione occasionale non è applicabile. Per esempio:

  • Se collabori ripetutamente con uno o più clienti.
  • Se hai uno shop online dove vendi le tue illustrazioni o altre opere derivate dalla tua arte, anche nel caso di poche vendite.
  • Se vendi le tue opere attraverso un marketplace come Etsy.
  • Se hai un sito web oppure un profilo social dove esponi i tuoi servizi.
  • Se ti fai pubblicità, online oppure no.
  • Se desideri ampliare le tue opportunità di guadagno, ad esempio diversificando le tue entrate.

La soglia dei 5.000 euro annui

Forse hai sentito dire che se non superi i 5.000 euro lordi all’anno non sei obbligatə ad aprire la Partita IVA. Ma è davvero così?

In realtà, puoi effettuare prestazioni occasionali anche superando questa soglia, ma oltre i 5.000 euro lordi annui scatta l’obbligo di versare i contributi alla gestione separata INPS. Questo rende la prestazione occasionale meno conveniente dal punto di vista economico, perché aumenta il carico contributivo sia per te che per il tuo cliente.

Tuttavia, è importante sapere che l’obbligo di aprire la Partita IVA non dipende dai tuoi guadagni. Il fattore determinante è l’abitualità dell’attività: se lavori in modo continuativo e organizzato, anche con guadagni inferiori ai 5.000 euro, è necessario aprire la Partita IVA.

Quale codice Ateco scegliere per un illustratore?

Quando decidi di aprire la Partita IVA come illustratore o illustratrice, uno dei primi passi è individuare il codice Ateco più adatto alla tua attività. Questo codice serve a classificare il tipo di lavoro che svolgi e ad assicurare che la tua attività sia inquadrata correttamente per il fisco.
Per la professione di illustratore, il codice Ateco più comune è il 74.10.29 – Altre attività dei disegnatori grafici. Questo codice è ampiamente utilizzato da chi si occupa di illustrazione, grafica e creazione di contenuti visivi su commissione, e copre una vasta gamma di attività legate alla creatività visiva.

Quale regime fiscale scegliere?

È importante conoscere le opzioni fiscali disponibili per gestire al meglio la tua Partita IVA. I due regimi fiscali principali sono il regime ordinario e il regime forfettario, ognuno con le sue caratteristiche.

Il regime forfettario è spesso la scelta ideale per chi è all’inizio della carriera o per le attività con volumi di fatturato contenuti. Offre numerosi vantaggi, come:

  • Una tassazione agevolata, che per le persone giovani o per i primi 5 anni di attività è al 5%, per poi passare al 15%.
  • Nessun obbligo di applicare l’IVA sulle fatture, rendendo più semplice la gestione burocratica.
  • Un sistema fiscale basato sul coefficiente di redditività. Per un illustratore con il codice Ateco 74.10.29, questo coefficiente è del 78%, il che significa che pagherai tasse e contributi solo sul 78% del tuo fatturato, mentre il restante 22% viene considerato come spese forfettarie, a prescindere dai tuoi costi reali.

 

Il regime ordinario, invece, è adatto a chi ha un fatturato elevato o costi aziendali significativi che possono essere dedotti. Permette di detrarre spese specifiche (come software, attrezzature o corsi di formazione) in modo più dettagliato, ma richiede una gestione fiscale più complessa, con obblighi come la liquidazione periodica dell’IVA e la contabilità completa.

Prima che ti venga l’ansia, voglio rassicurarti: tu puoi concentrarti solo sul tuo lavoro creativo, mentre per la gestione fiscale puoi affidarti a servizi come Fiscozen, che ti aiutano a gestire la tua Partita IVA senza stress.

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Quanto costa aprire e mantenere la Partita IVA?

Aprire e gestire una Partita IVA come illustratore comporta alcuni costi che è importante conoscere per pianificare al meglio le tue finanze. Ecco una panoramica:

  • Spese di apertura: se decidi di occuparti dell’apertura della Partita IVA da solo, il costo sarà pari a 0€. Oppure, puoi decidere di affidarti ad un commercialista per essere sicuro di compilare ogni pratica nel modo corretto. Qui il suo compenso può essere di circa 100/200€.
  • Costi fissi: dato che come illustratore svolgi un’attività di tipo intellettuale, non avrai costi fissi da sostenere. Infatti, sia le tasse che i contributi che pagherai saranno diversi in base ai tuoi incassi.
  • Costi variabili: parliamo di tasse e contributi. Le tasse che pagherai saranno diverse in base al tuo regime fiscale. Infatti, se sei in regime forfettario pagherai il 5 o il 15% dei tuoi incassi meno le spese che hai sostenuto. Invece, se sei in regime ordinario paghi l’IRPEF, una tassa progressiva che va dal 23 al 43% ed aumenta all’aumentare dei tuoi guadagni.
    Insieme alle tasse pagherai anche i contributi alla gestione separata INPS. Per calcolarli ti basterà applicare la percentuale del 26,07% ai tuoi incassi meno le spese.
  • Spese del commercialista: Anche se sei in regime forfettario, avrai bisogno di un professionista per gestire dichiarazioni fiscali e adempimenti. I costi di un commercialista variano, ma per un regime forfettario puoi aspettarti una spesa media tra i 300 e i 700 euro all’anno, a seconda del tipo di attività.

Strategie per il successo come illustratore con Partita IVA

Diventare illustratore con Partita IVA può aprire molte opportunità, ma richiede una buona pianificazione e scelte strategiche. Ecco alcuni consigli per far crescere la tua carriera:

  • Crea un portfolio accattivante: raccogli i tuoi lavori migliori e mostrali in un sito web professionale o su piattaforme come Behance e Dribbble. Un portfolio ben curato è il tuo biglietto da visita.
  • Stabilisci tariffe adeguate: non svendere il tuo lavoro. Se hai dubbi su come calcolare i tuoi prezzi, puoi leggere questa guida Quanto guadagna un illustratore freelance.
  • Promuoviti online: utilizza i social media per condividere i tuoi lavori, creare una community e raggiungere nuovi clienti.
  • Dimostra la tua professionalità: rispetta le scadenze, comunica in modo chiaro con i tuoi clienti e gestisci con cura ogni aspetto del tuo lavoro.

 

Ti invito a guardare questo mio video su YouTube Partita IVA da illustratori: sì o no? dove ti racconto il mio percorso e ti do qualche spunto per prendere una decisione consapevole. Nel video affronto anche due delle paure più diffuse, ovvero: “ma si paga troppo di tasse!” e anche “e se non arrivano abbastanza lavori?”.

 

Capire quando è il momento di aprire la Partita IVA può sembrare difficile, ma la chiave è chiederti: voglio poter contare sul fatto di avere delle entrate regolari con il mio lavoro di illustratore? La cosa importante è scegliere con consapevolezza ciò che è meglio per te.

Se dopo aver letto questo articolo hai ancora domande, prendi nota dei tuoi dubbi e valuta una consulenza con un commercialista: è sicuramente la figura professionale più giusta per aiutarti a fare chiarezza!

Ciao, piacere di conoscerti!

Mi chiamo Silvia Bettini e sono un’illustratrice professionista: metto a disposizione le mie competenze artistiche per tirar fuori il tuo talento creativo, migliorare il tuo stile, trasformare la tua passione per il disegno in un vero e proprio mestiere.

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